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Colomba pasquale

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Nata negli anni Trenta da un'idea del pubblicitario Dino Villani, in meno di un secolo la colomba pasquale è entrata nel cuore di tutti gli italiani.




Colomba pasquale


La Colomba tradizionale della linea Sapori&Dintorni Conad, lievitata a lungo in modo naturale, presenta alla vista un’alveolatura uniforme, al naso evidenzia sentori di lievito, di mandorle, di agrumi e di vaniglia, mentre all’assaggio esprime una dolcezza non eccessiva. La colomba tradizionale si rivela croccante all’esterno e molto morbida all’interno. Perfetta se gustata in semplicità,  a noi piace consigliarvene il consumo sotto forma di millefoglie alla crema di ricotta.

La vostra creatività potrà trasformare la colomba, dolce tipico della tradizione lombarda in un meraviglioso dessert, da consumare anche nei giorni che seguono la Pasqua. 


Assieme all’uovo di cioccolato, la colomba è il dolce pasquale per eccellenza: amata da grandi e piccini, con la sua squisita, inconfondibile glassa alle mandorle addolcisce da decenni i nostri pranzi pasquali. Conoscete la sua storia?

Storie e leggende sulla colomba

Intorno alla colomba pasquale ruotano diverse leggende. Si narra che, quando il Re longobardo Alboino espugnò Pavia, decise di risparmiare gli abitanti della città perché gli offrirono, tra gli altri doni, alcuni deliziosi pani dolci a forma di colomba. Secondo un'altra tradizione, all'arrivo in città di San Colombano e dei suoi monaci, la regina Teodolinda li invitò a un lauto banchetto; non volendo consumare le ricche pietanze ma temendo di offendere l'ospite, il santo dichiarò che avrebbe mangiato le carni dopo averle benedette e, nel momento in cui lo fece, le carni si trasformarono in bianche colombe di pane. Una terza leggenda racconta che il dolce fu creato da un condottiero della Lega dei Comuni Lombardi per festeggiare la vittoria riportata a Legnano sul Barbarossa, nel 1176: fece confezionare tre pani a forma di colomba per ricordare le tre colombe bianche che, durante la battaglia, avevano protetto l'esercito lombardo posandosi sulle sue insegne.

La vera storia della colomba

In realtà, l'inventore della colomba pasquale fu Dino Villani, direttore della pubblicità per l'azienda milanese Motta: negli anni Trenta, ebbe l'idea di lanciare per il periodo di Pasqua un dolce che permettesse alla ditta di sfruttare gli stessi macchinari e lo stesso tipo di impasto del panettone natalizio. Per caratterizzare il nuovo prodotto fu scelta la forma della colomba, simbolo cristiano della pace e annunciatrice della primavera. Il risultato fu un successo: la colomba pasquale raggiunse ben presto le tavole di tutti gli italiani e si diffuse anche oltre i confini dello stivale. 



Vino e colomba, come abbinarla?

Quando si tratta di abbinamenti col vino, con la colomba pasquale ci si può davvero sbizzarrire.

La colomba, infatti, si abbina molto bene a diverse tipologie di vino. Potete, infatti, servirla a fine pasto insieme a un vino passito, come un Passito di Pantelleria. Potete anche servirla con delle bollicine, come un prosecco Valdobbiadene o un Franciacorta; se preferite uno spumante metodo classico fatto con uve Pinot Nero, ancora meglio.

La colomba si può abbinare molto bene anche al vino bianco, sia dolce che secco. Una Ribolla Gialla o un Traminer saranno perfetti.

Infine, potete abbinare la colomba pasquale anche a un vino rosso, come un Valpolicella o un Pinot nero.



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